domenica 7 giugno 2020

"DAYS GONE 2": COSA MIGLIORARE NELL'EVENTUALE SEQUEL?

Days Gone è stato universalmente riconosciuto come un ottimo gioco, ma non privo di difetti. Si può definirlo un diamante grezzo che ha la possibilità di trovare la sua definitiva consacrazione nel tanto discusso e atteso sequel

Tra gli appassionati non si parla d’altro e la trepidazione è palpabile, soprattutto a causa del finale che ha riservato parecchie sorprese, ma ha sollevato anche tante domande. 

L’annuncio da parte di Bend Studio non è ancora arrivato, ma i rumors si susseguono senza sosta, anche perché alla Sony piace coltivare e curare i propri franchising e il successo di Days Gone ne ha confermato lo stato. 

Visto che, come si dice, i sogni son desideri, tutti noi vorremmo che Days Gone 2 andasse a limare i problemi e i limiti del primo capitolo, tanto che ognuno, probabilmente, conserva una propria lista dei desideri in merito. 

Qui di seguito, elenco la mia, sviluppata attraverso sette punti su cui, a mio avviso, Bend Studio dovrebbe andare a lavorare per migliorare il gioco.


I PERSONAGGI: Sui personaggi, soprattutto quelli principali, Days Gone ha detto tanto, ma considerata la vastità del mondo in cui si svolgono gli avvenimenti e i possibili sviluppi dell’epidemia, c’è bisogno di un ulteriore approfondimento, lasciando spazio alle primissime fasi dell’epidemia, di cui sappiamo davvero pochissimo. 

La profondità e le tante sfaccettature che sono state date a Deacon e compagni in questo (si spera) primo capitolo, andrebbero sviluppate, utilizzando, magari, altri retroscena del loro passato, ma soprattutto raccontando i famigerati due anni trascorsi tra la separazione di Deacon da Sarah e l’inizio del gioco, indispensabili e decisivi nella costruzione della personalità dei protagonisti. Cosa sarà successo in quei 24 mesi?

I FURIOSI: I furiosi sono, di diritto, personaggi ineluttabili di Days Gone, una sorta di Thanos dell’Apocalisse. Per questo motivo, non solo meriterebbero maggiore spazio in un eventuale secondo capitolo, ma dovrebbero essere curati meglio. 

Molti bug del gioco, infatti, sono legati proprio a loro, tra pose ridicole e comportamenti da veri “morti-dementi”. Una scelta interessante potrebbe essere dare meno rilevanza ai conflitti tra furiosi e umani e approfondire, invece, la storia dei furiosi stessi, il processo che li ha portati a divenire ciò che sono e a comportarsi in un certo modo, basti pensare alle orde e al legame “mentale” tra i furiosi che ne fanno parte. 

Un altro elemento che andrebbe approfondito, dovrebbe essere la loro evoluzione, appena intravista con i “bianchi” e con quel finale di cui nulla si può dire senza spoilerare. Poi ci sono le sirene e i colossi… come mai sono così diversi dagli altri? Perché le sirene reagiscono in quel modo appena vedono un essere umano? Cosa erano prima di diventare dei mostri? 

E perché i colossi disprezzato i “normali” furiosi, tanto da farli a brandelli o nutrirsene? I furiosi possono essere un materiale narrativo importantissimo per sviluppare il mondo di Days Gone, non resta che sperare che vengano sfruttati nel modo migliore.


LA MOTO DI DEACON: Passando a elementi più legati alla modalità di gioco, ci sarebbe bisogno di sfruttare meglio la moto

Senza dubbio, è un elemento molto empatico e affettivo, sia per il legame che ha con il protagonista che per la possibilità di personalizzarla, trasformandola letteralmente. Per questo motivo, sarebbe anche giusto renderla perno della storia, lavorando, magari, sui combattimenti. 

Eccezion fatta per gli assalti dei lupi, non si può mai pianificare una battaglia in sella alla moto, cosa che renderebbe il gioco molto più divertente e movimentato

Ciò che vorrei è che la moto non fosse più soltanto un elemento decorativo del gioco, ma un vero fattore decisivo e, in questo senso, non ha davvero giustificazione l’assenza di un comando immediato per avere la visione di spalle mentre si corre con la moto. 

Questo, a mio avviso, è uno dei difetti principali del gioco che non permette di godere di una visuale completa, per esempio, quando si scappa da un’orda.

VARIETA’ MISSIONI: Uno dei difetti che tanti giocatori hanno rimproverato a Days Gone è l’eccessiva ripetitività delle missioni, soprattutto quelle principali. 

Alla lunga, si rischia di girare su se stessi, correndo da un accampamento all’altro, salvando questo e uccidendo quell’altro. 

Inventarsi qualcosa di nuovo, gioverebbe alla longevità del gioco e ad attirare nuovi appassionati, tenendo, soprattutto, conto che l’open world offre potenzialità pressappoco illimitate (basti pensare ad altri giochi “simili” come Red Dead Redemption 2).

SCONTRI CON LE ORDE: Come detto, i furiosi sono elementi importantissimi all’interno di Days Gone e, in particolare, le orde rappresentano il motivo per cui molti giocatori hanno deciso di affrontare le avventura di Deacon e compagni. 

Molti, addirittura, una volta che terminano il gioco, magari “platinandolo”, le riattivano per ricominciare, per cui è chiaro che siano da considerare un fattore da sviluppare e migliorare, alla base di un eventuale sequel

Internet ci ha dimostrato che esistono tanti modi di affrontare un’orda, da kamikaze o da raffinati tattici della guerra, ma è innegabile che anche su questo aspetto Sony ha spazio per migliorare e sviluppare le dinamiche

Per esempio, si potrebbe puntare maggiormente sugli elementi ambientali e sugli eventi atmosferici, oppure su nuovi modi di sfruttare la moto o le trappole e le armi. 

Insomma, non si tratta soltanto di numero di furiosi o di livello di difficoltà, ma anche e soprattutto del come affrontare le orde.



BUG E GRAFICA: I bug sono stati delle vere spine nel fianco per Days Gone, se ne è parlato tanto sul web, a ogni giocatore è successo di tutto e di più e a poco sono serviti i costanti (e ingombranti) aggiornamenti messi a disposizione da Bend Studio per migliorare la giocabilità

Da un lato, i bug sono stati motivo di divertimento e risate, dall’altro spunto per giudicare negativamente il gioco, per cui in un eventuale sequel, devono per forza essere ridotti al minimo, perché in ballo non c’è solo la bellezza del videogame, ma anche la credibilità della stessa casa di produzione. 

Da questo punto di vista, andrebbero migliorati anche alcuni aspetti della grafica, legati, soprattutto, ai personaggi che, per esempio, indossano gli stessi vestiti per tutto il gioco. 

Perché non inventarsi una sorta di guardaroba da cui scegliere l’uniforme più adatta a ogni missione?

SOPRAVVIVENZA: Infine, essendo un Open World, la sopravvivenza dovrebbe avere una maggiore rilevanza nelle avventure dei protagonisti. 

Al momento, gli unici pericoli sono i nemici sparsi per l’Incubo, ma non si fa mai riferimento alla fame, alla stanchezza o alle conseguenze di una nevicata. 

Perché non permettere a Deacon di costruirsi dei rifugi o di sfruttare meglio le ambientazioni che lo circondano? 

Tutti, per dormire, siamo stati costretti a trovare un accampamento, percorrendo magari chilometri con la moto o, peggio, a piedi. 

Pertanto, non sarebbe una cattiva idea migliorare le abilità dei personaggi, farli diventare dei veri McGyver in grado di cavarsela in ogni situazione. 

Personalizzare gli accampamenti, costruirne di nuovi, reclutare addirittura i sopravvissuti che si salvano per strada. Le opzioni potrebbero essere davvero tante.

E voi, cosa ne pensate? Cosa vorreste che fosse migliorato nel tanto atteso Days Gone 2?

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