domenica 7 giugno 2020

DIECI CURIOSITA' SU "DAYS GONE"

Days Gone è un videogioco talmente sfaccettato e pieno di sorprese che durante la sua produzione sono state fatte scelte particolari e sono accaduti episodi molto curiosi e interessanti. 

Di seguito ho elencato le dieci migliori curiosità riguardo il videogioco targato Bend Studio.

1. Come sappiamo, il gioco è ambientato in Oregon, nella zona del Pacifico Nord-Occidentale degli Stati Uniti. 

A detta dei produttori, la scelta è nata dalla volontà di sfruttare un luogo mai utilizzato nel mondo videoludico e perché ritenuto perfetto per acuire nel modo migliore i toni oscuri della trama. 

Molte parti dell’Oregon, infatti, sono ricche di foreste, vulcani e crepacci, ideali per ambientarci una storia apocalittica.

2. Rispetto alle idee iniziali, il protagonista, Deacon St. John, ha subito diverse modifiche durante il processo di produzione, molte della quali apportate dopo aver ascolto il parere degli appassionati che chiedevano un personaggio più realistico possibile. 

Inoltre, Deacon è interpretato dall’attore Sam Witwer, già visto in tv in Battlestar Galactica e Dexter e non nuovo al mondo dei videogiochi, visto che ha prestato la voce all’Imperatore Palpatine in alcuni videogames ispirati a Star Wars.

3. Uno dei punti di forza di Days Gone è l’estremo realismo della storia, cosicché in fase di produzione si è data notevole importanza alle sequenze filmate, molto curate e dettagliate, tanto che coprono circa il 20% del totale della durata del videogioco.

4. Days Gone ha “rischiato” di avere una componente multiplayer. 

Prima del lancio del gioco, infatti, gli sviluppatori di World War Z, altro videogioco di zombie incentrato proprio sulla campagna multi giocatore, si sono proposti a Sony per occuparsi della componente multiplayer di Days Gone, ma si sono visti rifiutare l’offerta.

5. In una scena di Days Gone, Deacon si ritrova all’interno della stanza di un campus universitario piena di cadaveri e alle sue spalle si vede una lavagna su cui sono state apposte delle firme: sono quelle degli sviluppatori del videogioco.


6. Durante il videogioco, si può ottenere il trofeo “Orecchie di furioso”, raccogliendone 989. 

Come confermato dagli stessi produttori, non si tratta di un numero casuale, ma di un preciso omaggio alla 989 Studios, una società sussidiaria della stessa Sony prima che questa diventasse Bend Studio.

7. Completando la missione “Caccia alla Nero”, il videogiocatore potrà ottenere un’arma speciale, ovvero uno particolare tipo di taser su cui è riportata la scritta “GL”. Si tratta di un omaggio all’agente Gabriel Logan del videogioco spara tutto Syphon Filter.

8. Durante le sue avventure nell’Incubo, Deacon può raggiungere una casa che, secondo molti fan, sarebbe la stessa dove Ellie, personaggio di The Last of Us, suona la chitarra in una scena del videogioco. 

Alcuni indizi avvalorerebbero questa ipotesi, perché dentro una stanza di questa casa si trova una chitarra acustica, alcune macchie di sangue e dei detriti, esattamente come in alcune immagini viste nel trailer di The Last of Us 2.

9. Un altro omaggio al mondo videoludico riguarda Red Dead Redemption, perché una delle missioni che Ada Tucker affida a Deacon è di catturare un tale di nome Richard Mardson, consegnando come prova il suo cappello da cowboy. Il nome si ispira, con tutta probabilità, al John Marston di Red Dead Redemption.

10. Infine, visto che sia Deacon che Boozer fanno parte di una banda di motociclisti, non poteva mancare l’omaggio alla serie cult Sons of Anarchy

Per accompagnare il viaggio dei due verso Lost Lake, l’accampamento di Iron Mike, è stato, infatti, scelto il brano “Soldier’s Eyes” di Jack Savoretti, già utilizzato nella serie tv.

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