domenica 7 giugno 2020

SARAH IRENE WHITAKER

Sarah Irene Whitaker non è solo la moglie di Deacon, ma uno dei personaggi più importanti di Days Gone. È una ricercatrice specializzata in botanica, nata da una famiglia della media borghesia di Seattle, nello Stato di Washington. 

Dopo aver studiato ed essersi laureata in botanica, ottiene un lavoro presso la società di bioingegneria “Cloverdale” e viene assegnata al laboratorio di Iron Buttle, in Oregon, per seguire una ricerca incentrata sugli effetti di alcune piante rare caratteristiche del luogo. 

È proprio qui che Sarah incontra per la prima volta Deacon che si ferma per soccorrerla dopo che la donna è rimasta in panne con l’automobile. 

I due sono molto diversi, sia fisicamente che caratterialmente, eppure l’amore sboccia subito: Sarah cerca di coinvolgere Deacon nel suo lavoro, spiegandogli, in particolare, le proprietà medicinali della lavanda, mentre lui le insegna a guidare una moto. 

Il loro rapporto sfocia nella romantica dichiarazione d’amore di Deacon che, in una notte illuminata dalla luna, offre all’amata il suo prezioso anello dei Mongrels, per farle capire la forza dei suoi sentimenti. Il magico momento viene, però, interrotto da una telefonata di lavoro che costringe Sarah a tornare al laboratorio. 

Qualcosa di grave sembra successo all’interno delle stanze, ma non si hanno molte notizie in merito. Poco tempo dopo, Sarah e Deacon si sposano, coronando il loro amore, ma l’esplosione dell’epidemia sconvolge la vita dei due che si ritrovano a dover cercare un posto dove nascondersi. 

Durante una precipitosa fuga, Sarah soccorre una bambina rimasta sola, ma la piccola, spaventata, la colpisce con un coltello. La donna è ferita, mentre attorno a loro i furiosi fanno strage di chiunque gli passi vicino. 

Deacon e Boozer trovano rifugio in un edificio e riescono ad attirare l’attenzione di un elicottero della Nero (National Emergency Response Organization), un ente governativo incaricato di intervenire in caso di situazioni d’emergenza. 

Quando i tre raggiungono il tetto dell’edificio, scoprono che sull’elicottero c’è posto solo per due persone, così Deacon decide di mettere in salvo Sarah e rimanere con Boozer. 

Due anni più tardi, quando ormai il mondo è in mano alle orde di furiosi, di Sarah non c’è più traccia, tanto che i due amici si sono ormai arresi all’idea che sia morta in uno dei campi allestiti all’indomani dell’epidemia, tanto da averle dedicato anche una lapide

Dentro di sé, però, Deacon non riesce ad arrendersi all’idea, soprattutto dopo il casuale incontro con un agente della Nero. 


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