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domenica 18 aprile 2021

DAYS GONE 2 BOCCIATO PER LE RECENSIONI SU METACRITIC?

Se la notizia trovasse conferma, avrebbe dell'incredibile: Sony avrebbe bocciato Days Gone 2 per le recensioni apparse sul sito Metacritic, dove il videogioco ha un punteggio basso, pari a 71/100.

A rivelarlo, John Garvin, ex Creative Director di Bend Studio e tra i protagonisti di Days Gone, durante un'intervista rilasciata a David Jaffe, autore di God of War

Secondo Garvin, il metascore sarebbe tenuto molto in considerazione da Sony che lo considererebbe un fattore importante nelle decisioni riguardo eventuali sequel o remake“Se sei il Creative Director di una serie e il tuo videogioco totalizza un metascore di 70, puoi pur star certo che non rimarrai a capo del franchise per molto tempo“, ha aggiunto Garvin durante l'intervista. “Credo che la responsabilità di non essere riuscito a creare un titolo più attraente per il pubblico sia da affibbiare anche a me e Bend Studio“.

Un'autocritica che fa rumore, non tanto per la cancellazione di Days Gone 2, ma per l'importanza immotivata che Sony darebbe a Metacritic, un sito dove ogni utente può scrivere, bene o male, tutto ciò che vuole su un videogioco.

Un sito che perfino gli appassionati prendono con le pinze, dove sono stati "stroncati" capolavori come The Last of Us 2 (93/100). Insomma, una piattaforma in cui il fanatismo ha libero sfogo e dove si trovano recensioni di ogni tipo, dalla più dettagliata a quella scritta da chi il videogioco non lo ha nemmeno provato.

Insomma, se quanto detto da John Garvin, venisse confermato, ci troveremmo davanti a un punto di non ritorno, a una decisione presa sull'onda di giudizi personali e soggettivi e non sulle oggettive qualità di un gioco che non ha soddisfatto una fetta di appassionati, ma ne ha esaltati e divertito un numero altrettanto importante.

Dare questa fondamentale importanza alle recensioni presenti su Metacritic rappresenterebbe un anno zero per l'industria dei videogiochi, oltre che consegnarla nelle mani dei peggiori haters del web. 

Tuttavia, John Garvin non si è tirato indietro nemmeno quando si è trattato di rimproverare gli stessi fans di Days Gone, accusandoli di aver "affossato" loro stessi le possibilità di un sequel non avendo comprato il videogioco al suo lancio: "Se tu ami un gioco, compralo al f**tuto prezzo pieno. Ho perso il conto di tutte le volte in cui ho visto i giocatori dire "massì, lo prenderò scontato o tramite il PS Plus". Non lamentatevi se un gioco non otterrà un seguito, se non l’avete supportato sin dal lancio. Ad esempio, God of War ha venduto qualche milione di copie al lancio, Days Gone invece no".

domenica 11 aprile 2021

"DAYS GONE 2" CANCELLATO? PARLA L'EX GAME DIRECTOR DI BEND STUDIO

Dopo le dichiarazioni del giornalista di Bloomberg Jason Schreier su una possibile cancellazione del progetto Days Gone 2, in seguito al rifiuto da parte di Sony, è intervenuto sui social Jeff Ross, ex Game Director di Bend Studio che lo stesso Ross ha abbandonato circa un anno fa. 

Sulle sue dimissioni, come su quelle di John Garvin si sono susseguite voci, secondo le quali l'allontanamento dei due sarebbe da far risalire proprio all'atteggiamento di Sony verso il progetto di Days Gone 2

Tuttavia, in un paio di post comparsi su Twitter, Ross ha prima scritto: "Ragazzi, grazie per avermi scritto tanti messaggi di incoraggiamento, non posso confermare o smentire nulla, quindi per favore non cercate un significato nascosto nei miei "mi piace" ai vostri commenti. Se metto like a un tweet significa solo che l'ho visto e che ne apprezzo il contenuto, nient'altro! Vi voglio bene!". 

Poi, ha accolto con favore e augurato "Good Luck" alla raccolta di firme partita proprio all'indomani della notizia e volta a convincere Sony ad approvare Days Gone 2. Questo il link per firmare https://www.change.org

Ciò che è certo, a questo punto, è che la questione rimarrà in primo piano per diverso tempo, fin quando qualcuno, tra Sony stessa e Bend Studio, non farà chiarezza sul destino delle nuove avventure di Deacon St. John.

Nel frattempo, la petizione ha già raccolto migliaia e migliaia di firme in tutto il mondo, i fans sono in fermento e sempre in attesa di nuovi giochi per valorizzare la PS5. 

lunedì 22 giugno 2020

DA "SYPHON FILTER" A "DAYS GONE": LA STORIA DI BEND STUDIO

Nonostante Bend Studio sia venuto alla ribalta dopo il lancio e il successo di Days Gone, la sua storia affonda le radici all’inizio degli anni ’90, quando due amici, Marc Blank e Michael Berlyn fondarono la Blank, Berlyn and Co., una società che sviluppava videogiochi e applicazioni per l’Apple Newton, uno dei primi modelli di smartphone che avrebbe aperto la strada ai moderni iPhone. Quelli erano gli anni della storica nascita della prima console Playstation che, appena un anno più tardi, il 3 dicembre del 1994 si apprestò a rivoluzionare il mondo dell’intrattenimento videoludico. Sulla scia del clamoroso successo riscosso dalla console Sony, Blank e Berlin decisero di allargare il loro business e cominciarono ribattezzando la loro società Eidetec e assicurandosi la collaborazione dell’allora giovanissimo Christopher Reese, oggi Direttore dello studio. Il loro primo progetto fu di sbarcare sulla PS1 e ci riuscirono nel 1996, grazie al videogioco Bubsy 3D che, però, di fronte alla concorrenza di giganti come Super Mario 64 o Crash Bandicoot non riscosse il successo sperato. Nonostante il mezzo flop, Eidetec continuò a lavorare su nuovi progetti, fino a quando un producer della società 989 Studios si presentò con una proposta molto interessante, ovvero una pagina contenente l’idea di un videogioco d’azione chiamato Syphon Filter. L’idea stuzzicò Reese e compagni che, per svilupparla e approfondirla, chiesero aiuto a John Garvin, un’altra figura che avrebbe fatto la storia del giovane Studio. Grazie a lui, nuovo direttore creativo, Syphon Filter si trasformò radicalmente e fu offerto in esclusiva a Sony che accettò, entusiasta del progetto. 


Il 17 febbraio del 1999, il gioco vide la luce e cambiò al vita di Eidetec, che si trovò a gestire un titolo da oltre un milione di copie vendute in un solo anno. Sull’onda del clamoroso quanto inaspettato successo, Garvin e compagni si misero subito all’opera sul seguito, Syphon Filter 2 che fu lanciato, sempre su Playstation, appena un anno dopo. A questo punto, confermato il successo del brand Syphon Filter, Sony decise di fare la mossa decisiva e acquisì la società, assicurandosi i suoi talenti e ribattezzandola, appunto, Bend Studio. Nel 2001 fu lanciato il terzo capitolo della storia sempre su PS1, mentre nel 2004 Garvin e soci provarono il salto generazionale, lanciando Syphon Filter: The Omega Strain sia su PS2 che su PSP. Il brand fu accolto ancora con favore dagli appassionati, tanto che nel 2006, alla vigilia del lancio della Playstation 3, Bend Studio lanciò prima Syphon Filter: Dark Mirror e poi, nel 2007, l’ultimo capitolo della saga Syphon Filter: The Logan’s Shadow


Chiuso questo capitolo, gli ideatori si buttarono in nuovi progetti, ispirati ad altri successi storici come Resistance e Uncharted. Lo spin-off del primo fu presentato ai vertici di Sony Worldwide Studios e, naturalmente, a Insomniac Games, detentrice dei diritti di Resistance già nel 2007, all’indomani della chiusura del progetto Syphon Filter. L’idea fu immediatamente approvata e il videogioco fu lanciato due anni dopo su PSP col titolo Resistance: Retribution. Ciò che convinse sia Sony che Insomniac ad accettare lo spin-off, fu la straordinaria capacità di Garvin e compagni di rileggere una storia attraverso uno stile molto personale e adattandola alle esigenze dei giocatori di PSP, che si ritrovarono per le mani uno sparatutto solido e divertente. Sulla scia dell’ottimo successo di questo titolo, Bend Studio provò a bissare il colpo, stavolta prendendo di mira il brand Uncharted, lanciato su PS3 nel 2007 grazie al primo capitolo L’eredità di Drake. Il progetto del piccolo studio prevedeva il lancio sulla nuova piattaforma Playstation Vita di uno spin-off del videogioco targato Naughty Dog che, tuttavia, all’inizio non si mostrò molto interessata. Garvin e soci, però, non mollarono e dopo diverse trattative, riuscirono a spuntarla, vedendosi approvato il progetto. Il videogioco che ne venne fuori fu Uncharted: L’Abisso d’Oro che fu scelto, tra l’altro, per il lancio della Playstation Vita nel 2011. Il videogioco fu ambientato prima degli eventi degli episodi originali e si rivelò capace di sfruttare al massimo le caratteristiche della nuova console, convincendo anche gli appassionati più scettici. Visto il gran successo del titolo, Bend Studio tornò a battere il tasto e propose a Naugthy Dog un altro spin-off di Uncharted, Uncharted: Fight for Fortune che si differenziò dal primo episodio perché andò a cavalcare l’onda dei giochi di carte strategici. Tuttavia, l’accoglienza da parte del pubblico, si rivelò abbastanza fredda e spinse Bend Studio a chiudere il capitolo spin-off e aprirne un altro incentrato su un titolo nuovo e molto ambizioso e che, in qualche modo, permettesse alla società di virare e cambiare rotta. 


Ispirandosi a due delle serie tv più in voga in quegli anni, ovvero The Walking Dead e Sons of Anarchy, gli ideatori abbozzarono il primo progetto di Days Gone, un survival-horror ambientato in Oregon, luogo di residenza di Bend Studio. Per mettere in pratica il loro primo e promettente videogioco open world, Christopher Reese fu il supervisore, John Garvin il creative director e per il ruolo di game director fu chiamato Jeff Ross. Durante l’E3 del 2016, Days Gone fu presentato per la prima volta, riscuotendo un notevole interesse da parte di appassionati e addetti ai lavori per arrivare sugli scaffali due anni più tardi, il 26 aprile del 2018. Grazie alle straordinarie avventure di Deacon St. John e compagni, Bend Studio si è confermato uno degli studi più interessanti attualmente esistenti nell’universo videoludico, in grado di offrire agli appassionati titoli coinvolgenti e divertenti.


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